di Donatella Paradisi
“ Un lampo violentissimo la illuminò da dietro conferendole un aspetto quasi inquietante, magico e spettrale come quello di una magnifica strega”
Dopo la Repubblica Romana, la restaurazione governa Roma. Il nuovo mondo non è arrivato e il vecchio è tornato prepotente. Di nuovo il papa, di nuovo l’antico regime. L’anelito di libertà soffocato come un bambino in culla, i patrioti della Repubblica dimenticati.
Nei rioni, nei vicoli, nelle piazze tutto ritorna com’era: il vociare delle comari, il potere dei signori, la censura della Chiesa. La quotidianità riprende il sopravvento. Non è più tempo di sognare.
Anche Nunziata e padre Firmino ritornano alla vita di tutti i giorni, non senza serbare ricordi e tormenti di quello che poteva essere ma non è stato. Capaci di intendersi con un solo sguardo, la bustaia e il carmelitano si ritrovano invischiati in un torbido mistero che riguarda la nuova casa dei loro cari amici Pascuccia e Gioacchino. Una tetra rivelazione riemerge dal passato nel corso di una seduta spiritica e l’eco di un’atroce sofferenza sconvolge il presente.